I mondi paralleli di Connie

1512462_10201530802687136_516600359_nConcetta Ingrosso,  “Connie” , fondatrice della nostra associazione, è stata fra noi
la prima scrittrice  a sperimentare il Post come  modalità “alta” di scrittura comunicativa. Ha svolto sul Post  una sorta di “test di funzionalità”, lo ha, per così dire,  “forzato”, provando a elevarlo dalla dimensione maggiormente in uso (quella della superficialità espressiva e del surrogato virtuale al parlare comune), alla dimensione di nuova categoria tra i generi letterari.

Individuare i generi è operazione semplice finchè si naviga nei più tradizionali schemi: è poesia il componimento in versi che cerca di riprodurre la musicalità di un suono attraverso le parole.
E’ prosa tutto ciò che normalmente si definisce “narrativa”, ovvero racconti e romanzi, o comunque tutte le opere non in versi.  E’ teatro quella forma d’arte che fonde le prime due e talvolta vi associa la musica.

Come ben sappiamo, però, accanto a queste forme codificate di espressione più classiche si sviluppano continue nuove opzioni e le contaminazioni elaborano generi spuri, come è stato, in passato, il fotoromanzo (letteralmente “un romanzo per immagini”), o come gli screenplay (le sceneggiature cinematografiche o televisive attorno a cui, talvolta, s’incentra l’attenzione del mercato editoriale).

Il post di Concetta, provocazione contenutistica, in qualche modo diviene un esperimento di tecnica letteraria.

Con la costruzione di affermazioni lapidarie, proprie e altrui, mescolate in modo magmatico,  i suoi post si avventurano su temi assolutamente inusuali  per la comunicazione web  più ordinaria, quella frugale, scomposta, sbrigativa. L’esperimento è quello di testare la capacità comunicativa del mezzo,  la sua “continenza”, ad esempio, nell’illustrare un percorso anziché un singolo pensiero, o nel descrivere sentimenti non estemporanei ma durevoli, che necessitano di tempi lunghi (diversi da quelli che il Post pare offrire per la frase quotidiana, il pensiero improvviso, la cronaca di un evento).  Un esperimento talvolta lucido e ardito, talaltra istintivo e involontario.

529334_3216477966037_936292898_nDel resto, se oggi questo è  il mezzo, candidato al primato della comunicazione, rottamatore della labiale e sonora parola proferita, esso allora dev’essere dilatato sino a poter accogliere le innumerevoli – e sempre insopprimibili – istanze esistenziali immanenti nel nostro animo, quelle che la web-culture mai potrà comprimere o sradicare, perché connaturate al nostro essere.
Concetta parla di sentimenti e d’instabilità esistenziale, parla di tempo e d’infinito, di rapporti conflittuali tra realtà e fantasia, e costruisce un caleidoscopio di dimensioni svelando una clamorosa  natura visionaria e multiforme,  vissuta su una molteplicità di piani paralleli, spesso tra loro in conflitto.

Sospesa tra l’outing e la pura astrazione, tra il vivere e il teorizzare, l’autrice alimenta sé stessa e i suoi differenti ambienti interiori cercando appigli nel mondo letterario dei grandi (Irene Nemirowski è la sua dea, suprema musa ispiratrice nel viaggio tra i mille risvolti dell’animo femminile; Milan Kundera l’idolo letterario e il modello stilistico, colui che mescola filosofia e realtà nella sintesi magistrale del romanzo), e prendendo a prestito, di volta in volta (di pari passo con le sue avide letture) parole, aforismi, pensieri di mille autori di ogni estrazione (da Proust e  Wilde a Gramellini, da Madre Teresa a Callimaco, Saffo, Menandro, da Andrea De Carlo alla Fallaci,  tra note e versi di Capossela, Dalla, Battisti, De Gregori).560137_3441801038973_830781928_n

Un percorso accidentato, quasi inconsapevole, il suo. La scrittura di Concetta è un’instabile ma vibrante ricerca di punti fermi vincolanti e libertà pretese,  di rassicuranti regole e  superamenti inattesi, in una dimensione sospesa tra la realtà vera, concreta, del quotidiano, e l’immaginazione, la visionaria alterazione dei sogni ( “I sogni sono la mia più grande ricchezza” ).

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La lettura dei Post di Concetta rivela, lentamente, passo dopo passo, una natura conflittuale, conforme  solo a slanci di vita e bisogni di volo, come sia, sintomatici di una misteriosa essenza, e talvolta così intensi da arrivare a negarla.

L’insofferenza verso ogni forma di vita  ingabbiata da regole porta all’elaborazione di vie di fuga, vere o soltanto immaginate, e vissute – questa è la particolarità dell’autrice – in dimensioni diverse. “La realtà non so quale sia: quella che vedo con gli occhiali, quella che vedo con le lenti a contatto o quella che intravedo con i miei soli occhi nudi? …Non lo so e non lo saprò mai..ma mi piace immaginare che ce ne siano tante, tante quante le dimensioni che riesco a sentire dentro di me”.

308322_3822220829230_1790095539_nL’autrice è animata da una morbosa e urgente ricerca di felicità e di pienezza, una felicità ubriacante, così emotiva da  richiedere un senso di libertà irrazionale, senza regole (“Voglia di volare, di urlare, di cantare la vita” ; “Sabato, travolgimi”;  “Solo il coraggio può cambiarci la vita. “Siate affamati, siate folli” ; “Opporsi alle emozioni porta soltanto a farle permanere più a lungo dentro di noi”).

 Questa felicità, allora, viene ricercata nel reale, ma anche altrove, in una dimensione senza tempo: il tempo, infatti, è un protagonista assoluto del Post-pensiero di Concetta Ingrosso  (“Essere veloce è il mio segreto per vivere più a lungo lo spazio troppo breve di un giorno”).

Per sottrarsi alla tirannia del tempo, allora, un’ipotesi risolutiva può essere forse quella di proiettare sé stessi al di là, al di fuori del tempo, laddove il nostro io può vivere anche “negli occhi degli altri”, o in luoghi in cui la realtà può venire vissuta (o rivissuta) “con gli occhi della mente”.

La nostra espansione negli occhi degli altri, nel ricordo che gli altri serbano di noi, è una possibile vittoria sul limite, l’affermazione di noi stessi oltre la nostra attualità e fisicità. (“Bisognerebbe fermarsi almeno una volta a guardare la propria vita dalla finestra del vicino, osservarla di fronte, da un’altra prospettiva. Forse coglieremmo tutte le piccole, grandi felicità che ci sfuggono, capiremmo meglio il significato dei piccoli gesti di ogni giorno, l’animo di chi ci sta vicino, il senso della nostra stessa vita” ; “Mi piacerebbe qualche volta guardarmi con gli occhi degli altri e scoprire tutto quello che mi sfugge di me” ; “Esisto solo negli occhi di chi amo”“Il tempo ha gli occhi dei figli”).

598839_4814728201294_2047105955_n La dimensione della notte, o quella della corsa (contro il tempo), divengono i luoghi descrittivi di queste  dimensioni “altre”, alternative, parallele al reale, anche se “la realtà è sempre in agguato, come un cinico ragioniere che non abbandona mai il blocchetto delle fatture e se lo porta dietro anche in vacanza”.

La dimensione del ricordo è l’altro tema dirompente del pensiero dell’autrice. Il ricordo è un contenitore  sconfinato, ove la realtà può essere amplificata e manipolata a dismisura, e nel quale si espande il nostro stesso io. “Spero che le persone che ho incontrato nella mia vita, quelle più importanti ma anche quelle che mi hanno conosciuto solo per pochi attimi, ogni tanto pensino a me”;  “Sono una “creatrice ” di ricordi… A volte, mentre sto vivendo momenti indimenticabili, mi capita di sentirli già lontani nella memoria, come se li stessi rielaborando nella mente sotto forma di ricordi”).

La lettura dei post di Concetta, produce in certi momenti un’ebbrezza che punta al surreale,  mescolando (anche drammaticamente) finzione e realtà, incontri reali e aspettative interiori, a volte solo immaginate, a volta realmente tradite. Si viaggia verso universi plurimi: mai  s’intravede, infatti, con chiarezza, l’esatto luogo e la dimensione in cui collocare certe narrazioni.

577730_3167588143822_1885266421_nNel viaggio accidentato alla ricerca di emozioni, passioni e di tutto ciò che l’autrice percepisce come sublimazione di vita, il destino assurge a complice, o scade a comodo alibi (“mentre il destino sta tessendo le sue trame fantastiche, noi siamo intanto liberi dalla responsabilità di rendercene conto”), ma questo è solo un dettaglio: ciò che conta è riuscire ad amplificare la realtà, a sfidarne il limite, a traghettarla sino alla dimensione della favola.

Il singolare approccio di vita dell’autrice produce energie e conflitti, ricchezze e danni materiali, incomprensioni e diffidenze ( “Invidio ai programmi informatici il tasto “elimina lo step precedente” ; “Ci sono momenti in cui vorresti che comparisse da quache parte la targhetta luminosa con la scritta in rosso “uscita di sicurezza”).  E’ difficile, del resto, far collimare dimensioni differenti, governate da regole opposte.

L’impaziente attesa di proiettarsi in contesti contrari alla realtà, che per superarla, finiscono col rinnegarla, è un’offesa alla realtà stessa e quindi il Tradimento, la Fedeltà, l’Appartenenza, la scissione tra Passione e Sentimento – o la contaminazione dell’una nell’altro, che orienta questi nitidi impulsi verso confini torbidi – costituiscono il banco di prova per le improbabili convivenze tra le dimensioni parallele dell’autrice.   “Quanti cocci da ricomporre nella vita, siamo troppo maldestri, o forse distratti, o solo fragili”“Quelle verità nascoste nelle tasche delle giacche, nei cassetti degli armadi, nelle memorie indelebili dei cellulari, negli angoli delle case, sugli sguardi bassi, nelle borse, sotto le scarpe, nelle parole”).  540646_3223435699976_1560404672_n

Il rebus dell’Amore, allora, a fronte di una siffatta confusione di campi e di spazi, può essere sciolto solo dai grandi, i giganti, i pensatori inarrivabili a cui l’autrice ricorre:  “Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne ho più bisogno – (Catullo)”.

1400241_10201215965416401_1104568243_oSe quello delle Post-letterature è un esercizio di ricomposizione, un puzzle, il collage degli scritti di Concetta Ingrosso costituisce una straordinaria occasione  per cimentarsi in questa nuova modalità di fruizione letteraria. La lettura unitaria dei post, anche se cronologica  e non per temi,  quindi confusa, consente di scorgere valori e contenuti ulteriori rispetto a quelli che si colgono, giorno per giorno, dalla loro percezione singola.

 Gli effetti di questo lavoro possono risultare sorprendenti. Nel ricomporre i post, lentamente,   affiorano le linee di un pensiero, il percorso vagante, s’intravedono le rotte, le deviazioni, gli arresti e  i ritorni, e si coglie qualcosa di ben superiore alla sommatoria delle brevi quotidiane esternazioni. Si coglie, insomma,  un po’ di anima, di carne viva, di materialità prorompente, di spiritualità e poesia, talvolta espressa anche mediante rapide immagini.

 Siamo ormai orfani di quei tempi lunghi prima concessi da una vita lenta, che consentiva all’autore di  immergersi tra le “sudate carte” ed  estraniarsi per scrutare l’Infinito. E’ un esercizio, questo, ormai impedito dai frenetici ritmi della quotidianità, ove tutto grava su di noi, sulle nostre spalle, e ove il tempo è sempre più tiranno.

Per necessità, dunque, siamo costretti a superare il proposito di costruire la sintesi di un pensiero attraverso l’opera pianificata e completa, quella che si realizzava con il Libro, il Romanzo. Ma quella era Letteratura.  Questa, invece, è la scrittura e lettura di oggi,   il pasto frugale di cui disponiamo: un altro modo di nutrirsi, ma che a volte sa svelare (proprio come il romanzo) un filo conduttore e una trama avvincente.

Giuseppe Basile © Geophonìe
25.06.2014 Diritti riservati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Creatrice di ricordi

Connie, Antologia di “Postpensieri” (Facebook 2013)

conci finale31/12/2013 Sentire di appartenere a qualcuno significa essere e sentirsi totalmente se stessi

30/12/2013 Le persone più importanti della mia vita le ho conosciute solo per caso, per un intrecciarsi di coincidenze e di combinazioni del tutto imprevedibili

08/12/2013
Altri tempi: nel 3000 a. C. gli uomini per manifestare ad una donna il proprio desiderio piantavano un bastone davanti alla sua porta di casa: “quella” era la realtà delle cose, l’evoluzione della specie ha introdotto poi il corteggiamento e tutte le lungaggini del caso … quando la civilizzazione non aiuta….

22/11/2013 Quando rivedo l’immagine, sempre più sfocata, di me seduta tra i banchi di scuola, con la penna in mano e gli occhi rivolti ora verso il professore, ora verso i compagni e i loro volti tondi e ingenui, ora verso la finestra per guardare fuori..chissà dove….sento e rivivo tutta la vita che immaginavo al di là di quelle mura protette, dove mi era consentito, ancora, reinventarmi ogni giorno un futuro diverso

22/11/2013 Fantascienza che si avvera: autoscatto al mattino con il cellulare prima di andare a scuola per consultarsi in diretta con le compagne sul look prescelto e dopo l’ok all’unanimità, via, si parte, e zaino monospalla, si fa piazza in digitale con l’iPhone di ultima generazione nel tragitto casa-scuola, e davanti all’ingresso, mentre suona (ancora?) la campanella, basta solo un’occhiata … a che servono ormai le parole?

16/11/2013 Capisco che sono felice solo quando non sento più la dimensione del tempo e l’assoluto ha il volto di chi mi sta accanto

16/11/2013 Desidero ergo sum

14/11/2013 Parlo con una persona la prima volta, e basta una frazione di secondo, uno sguardo, qualche parola, un sorriso, e sento una specie di benessere e di armonia dentro di me.  Sono le anime libere. E con loro tutto è facile, semplice, e i momenti mi sembrano sempre troppo brevi, e resterei per ore, e potrei parlare per giorni, tante sono le cose che avrei da raccontare

13/11/2013 La paura più grande consiste nel guardarsi e sentirsi per ciò che si è veramente. Non facile. Solo per pochi.

12/11/2013 Non possediamo altro che le nostre sensazioni (Pessoa)

11/11/2013 Ricordi di scuola: Diogene di Sinope girava per la città in pieno giorno, completamente nudo, dentro una botte, e accostando una lanterna sul volto di quanti incontrava chiedeva “Dov’è l’uomo?”.  Non credo che Diogene l’abbia mai trovato alla fine l’Uomo che cercava, ma tentar non nuoce.

IMG_0219 web10/11/2013 Pochi hanno il coraggio di guardarci davvero negli occhi e di vedere oltre ciò che appare. E’ più facile, molto più comodo, fermarsi alla maschera

09/11/2013 Sabato, travolgimi, fino a farmi dimenticare che esisterà presto, troppo presto, anche un lunedì

09/11/2013 C’è sempre qualcosa che ci sfugge di ciò che ci illudiamo di afferrare nell’altro.  Ci sfuggono gli sguardi, le parole, i gesti, ci sfuggono le intenzioni, le emozioni, i dubbi, il profumo della pelle e l’ondeggiare dei pensieri.  Ci sfugge perchè l’altro è un mondo, troppo grande da afferrare, nel suo perenne movimento

09/11/2013 Poichè “accade” di essere felici, la felicità è sempre una sorpresa, una luce improvvisa che ci trascina in un’estasi senza tempo che irrompe e poi svanisce, lasciandoci dentro un pezzo di infinito

06/11/2013 Ci sono persone splendide. Stasera ne ho incontrata una, ed è stata come una boccata d’ossigeno

01/11/2013 Adoro le sorprese. Ma devo dedurre che nessuno lo sappia

01/11/2013 Oggi giornata di fine “estate ?” con voglia di fare mille cose…intanto lunga passeggiata in bicicletta per le vie del centro, con solo la maglietta e i jeans, immersa nel profumo invitante delle caldarroste (saranno mica fuori stagione?  tra le note di violino e contrabbasso degli artisti di strada…magica come un regalo inaspettato)

01/11/2013 La nostra è una realtà fatta di percezioni, supposizioni, rappresentazioni e una buona dose di immaginazione.  Non sapremo mai se la realtà è poi così reale.

Foto Aprile 2007, Pasqua, Varie 087

01/11/2013 La verità si nasconde nelle sfumature

01/11/2013 Non sopporto le persone che parlano senza dire nulla. A volte il silenzio è più dignitoso

01/11/2013 L’intenzione molto spesso è positiva. E’ il comportamento che poi non funziona

01/11/2013 Le cose impossibili sono solo quelle che non abbiamo il coraggio di fare

31/10/2013 Non bisogna mai cadere nella trappola di pensare che gli altri la vedano come la vediamo noi. Ognuno ha la sua mappa della vita. Ed è per questo che non è facile capirsi

31/10/2013 Bisognerebbe vivere come se si stesse vivendo per la seconda volta e come se la prima avessimo agito sbagliando, come stiamo per fare ora.

31/10/2013 Opporsi alle emozioni porta soltanto a farle permanere più a lungo dentro di noi.

1380018_10201134244453428_1317884270_n29/10/2013 Nonostante la precarietà fuggevole della vita, ognuno di noi per un certo qual tempo ha vissuto e ciò – il fatto di esserci appunto stati − non può venir cancellato, nientificato. A maggior ragione ogni forma d’amore che, per quanto tenda spesso a rivelarsi temporaneo o effimero, esprime sempre e comunque una profonda tensione vitale: un’urgenza di pienezza e assoluto, perfino. (Da : “Il libro dei brevi amori eterni”).

[Laura C.:  Mi piace l’identificazione tra la vita e l’amore; entrambe fissano uno spazio di tempo , lo fermano e ne lasciano una traccia. La durata non è significativa, l’intensità con cui si vive e si ama esprime la differenza].
[ConnieL’amore è per eccellenza un sentimento senza tempo, il vero mistero che ci avvicina al senso della vita].
[Daniela T.: L’attimo eterno è un momento perfetto in cui non esiste spazio, tempo e neppure pensiero, esiste solo la vita che è tutta in quell’attimo puro e senza nessuna interferenza. Lo si riconosce esattamente mentre lo si vive .  …  Mi torna in mente una frase che veniva pronunciata alla fine di un film di Woody Allen, “un’altra donna” , meno conosciuto di molti altri ma molto bello, veniva detto: “ma i ricordi sono qualcosa che abbiamo o qualcosa che abbiamo perduto?” allora non conoscevo la risposta, adesso invece so che i ricordi sono qualcosa che abbiamo].
[Connie:  Io sono una “creatrice ” di ricordi… A volte, mentre sto vivendo momenti indimenticabili, mi capita di sentirli già lontani nella memoria, come se li stessi rielaborando nella mente sotto forma di ricordi].

523631_3060347462872_1061669759_n27/10/2013 “Panta rei”. Ovvero tutto scorre. Non è possibile bagnarsi due volte nella stessa acqua. Non siamo chi eravamo e non siamo ancora chi saremo.  “L’unica cosa immutabile è il mutamento stesso”.  E ogni volta che siamo con qualcuno dobbiamo chiederci quanto sia cambiato, nel frattempo, e cosa prova ora, com’è il nostro rapporto, ora, e quali siano i suoi desideri, le sue intenzioni, e quanto siano diverse e se riusciamo a percepire la differenza, perchè c’è sempre una differenza

27/10/2013 “La vita è come un’eco. Se non ti piace quel che ricevi, presta attenzione a ciò che comunichi”.

27/10/2013 Il disastro della comunicazione (“Io non mi spiego, tu non mi capisci”, Xavier Giux): Non è facile fare la “radiografia” dei pensieri altrui. Spesso nemmeno noi riusciamo a spiegarci ciò che facciamo o pensiamo, quindi non possiamo che solo ipotizzare quali siano le motivazioni e le intenzioni degli altri. Siamo dei disperati interpreti della vita

27/10/2013 Si può conoscere se stessi solo attraverso la relazione con gli altri.  E’ l’incontro con l’altro che ci fa capire chi siamo. Anche se poi è impossibile comunicare quel che sentiamo dentro di noi.

24/10/2013 Un sognatore è uno che può solo trovare la sua strada al chiaro di luna, e la sua punizione è che scorge l’alba prima del resto del mondo.  Oscar Wilde, Il critico come artista.

293815_3042774943570_1012061788_n23/10/2013 Penso che la parte più preziosa di noi sfugga alle regole della ragione e della logica. Con il cuore e con l’istinto sentiamo le diverse dimensioni della nostra esistenza, cogliamo l’essenza degli attimi eterni

18/10/2013 “…E anche chi sembra avere tutto, in realtà ha tutto tranne quella cosa lì, quella che avrebbe voluto più di ogni altra, quella che altri hanno, anche se poi gli altri non hanno quello che forse vorrebbero avere.”

16/10/2013 Bisognerebbe smetterla di cercare a tutti i costi il “perchè” delle cose che ci fanno soffrire ma soffermarsi di più sul “come” fare per soffrire meno

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16/10/2013 Baci sparsi come stelle

14/10/2013 Quanti cocci da ricomporre nella vita, siamo troppo maldestri, o forse distratti, o solo fragili

14/10/2013 Le cose impossibili sono solo quelle che non abbiamo il coraggio di fare

06/10/2013 “E’ normale”. Pensiero ricorrente quando si cerca di accettare le fregature della vita

06/10/2013 Se i figli potessero capire e comprendere quanto è immenso, incondizionato, unico, l’amore dei genitori, non riuscirebbero, col tempo, a prendere il volo. Ed è per questo che non lo sapranno mai

06/10/2013 Abbastanza. L’avverbio che proprio non sopporto della lingua italiana. Abbastanza mi lascia sempre insoddisfatta.

06/10/2013 L’amore nasce sempre da un dettaglio: un profumo, un gesto, una frase, uno sguardo. L’amore non si spiega.

06/10/2013 A volte ci si sente infelicemente felici

06/10/2013 I giovanissimi non tollerano le contraddizioni, l’incoerenza, le debolezze e le mezze verità, l’ambiguità e le sfumature del mondo degli adulti. Esiste tutto oppure niente. Il vero o il falso. Il bianco e il nero. E non possono sapere, ancora, che proprio attraverso le contraddizioni, il volere e non volere, l’amare e l’odiare nello stesso tempo, ci si avvicina al senso delle cose.

395393_348203968543981_365570576_n29/09/2013
La realtà non so quale sia: quella che vedo con gli occhiali, quella che vedo con le lenti a contatto o quella che intravedo con i miei soli occhi nudi? … Non lo so e non lo saprò mai..ma mi piace immaginare che ce ne siano tante, tante quante le dimensioni che riesco a sentire dentro di me

28/09/2013 Batteri, risate, sbadigli e amore sono contagiosi

19/09/2013 Siamo la prima generazione di genitori-amici, i primi a condividere le passioni dei figli facendole proprie, a cantare (e ballare..) insieme a loro nello stesso concerto avendo imparato a memoria i testi delle canzoni e i nomi dei loro idoli… I primi ad abbattere le barriere del tempo e dell’incomprensione e a parlare quasi la stessa lingua…. Forse perchè siamo rimasti molto più a lungo (e forse troppo a lungo) giovani…

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Vito Savino, Tango (www.vitosavino.it)

14/09/2013 L’io diviso: ci si può rompere solo se si è già a pezzi. Chiedere all’altro di ripararci non è possibile, perchè i cocci messi a posto dall’altro non tengono. Solo noi possiamo rimettere a posto i nostri cocci, però nell’incontro con l’altro c’è qualcosa che traccia la condivisione del segreto di quella rottura che è dentro di noi, ed è quella condivisione che resta per sempre, oltre la fine di un amore.

14/09/2013 L’amore domanda, chiede, supplica, ma le risposte tardano ad arrivare perchè quando si risponde non si sa cosa si sta rispondendo. Ci appoggiamo a ciò che si ignora di se e dell’altro. E le risposte alimentano altro domande. Perchè l’altro non ci apparterrà mai

14/09/2013 Se amare significa dare all’altro ciò che non si ha per ricevere ciò di cui non si ha bisogno, allora amore è accettazione della frustrazione di non potere mai dare all’altro ciò che si ha e di non poter mai ricevere ciò che si vorrebbe dall’altro. In amore i conti non tornano mai, perchè questa incomprensione profonda non si potrà mai eliminare. Il do ut des in amore non può funzionare

14/09/2013 Amare è dare all’altro ciò di cui noi abbiamo bisogno e ciò che l’altro riceve non è ciò che vorrebbe e nello stesso tempo riceviamo dall’altro ciò che all’altro manca ma di cui noi non abbiamo bisogno. Amore è dare ciò che non si ha a chi non lo vuole

14/09/2013 E ancora: Tradire è far credere all’altro che nulla è cambiato quando invece tutto è cambiato, conservando gli stessi gesti di un tempo, ed è qui che nasce l’inghippo.

14/09/2013 “L’io non smette di cambiare e subisce le ferite del tempo”.
Accettare il cambiamento dell’altro è il presupposto per comprendere il vero significato della fedeltà, che non può essere oggetto di promessa, come tutti i sentimenti.  Centrale nell’amore è il riconoscimento delle differenze, che esistono e non sono cancellabili.
Fedeltà come autenticità, ovvero rendere partecipe l’altro del proprio cambiamento.
E’ la lezione di Michela Marzano, al 2° giorno del festival della filosofia a Modena.

piazza grande modena festival filosofia-213/09/2013 Amare nel Simposio di Platone. Magistrale intervento di Massimo Gramellini stasera al festival della filosofia a Modena. L’amore è desiderio disperato di ciò che non si ha, è energia, intuizione della bellezza dell’invisibile che sfugge agli occhi. Solo chi ama crea e solo l’amore può ingravidare l’anima. L’amore è sintonia con l’universo, è la danza sulla vita. Ma è felice solo l’amante, ovvero colui che ama. Essere amati non genera felicità. Il vero miraggio dell’amare è la durata e la scommessa sul tempo è la costante tensione verso la conquista. L’amore si reinventa

25/08/2013 Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri l’altro si chiama domani. Perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere (Dalai Lama)

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Alessandro Spadari, “Ghiacci e Stelle”. Artefiera, 2014

25/08/2013 La realtà è sempre in agguato, come un cinico ragioniere che non abbandona mai il blocchetto delle fatture e se lo porta dietro anche in vacanza

02/08/2013 Sono una creatrice di ricordi

01/08/2013 A proposito di Kundera… uno dei miei passaggi preferiti:  “Fintanto che le persone sono giovani e la composizione musicale della loro vita è ancora alle prime battute, essi possono scriverla in comune e scambiarsi i temi… ma quando si incontrano in età più matura, la loro composizione musicale è più o meno completa, e ogni parola, ogni oggetto, significano qualcosa di diverso nella composizione di ciascuno […].  Sabina capisce quello che lui voleva dire. Le dispiace di essere stata impaziente. Forse se fossero rimasti insieme ancora per qualche empo, avrebbero cominciato a capire a poco a poco le parole che dicevano. I loro vocabolari si sarebbero pudicamente e lentamente avvicinati l’uno all’altro come amanti molto timidi, e la musica dell’uno avrebbe cominciato ad intrecciarsi con la musica dell’altro. Ma è troppo tardi.”  (Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Adelphi,1989, pag.95, 130-131)

 

31/07/2013 Orologio da polso: oggetto del passato, ormai in disuso, di cui sentiranno un giorno raccontare i nostri nipoti

31/07/2013 Anche il caso non è casuale. Fa quello che non gli viene impedito

28/07/2013 Nulla mi riempie e mi fa sentire il mondo dentro quanto un abbraccio profondo

19/07/2013 Ci sono giorni che nascono per essere indimenticabili.

13/07/2013 “Non siamo mai più lontani dai nostri desideri di quando ci illudiamo di disporre già di ciò che desideriamo” (Goethe)

La Filatrice di Sogni, Castelvetro 2013 http://parolabianca.weebly.com/la-filatrice-di-sognidreams-spinner.html

La Filatrice di Sogni, Castelvetro 2013: parolabianca.weebly.com/la-filatrice-di-sognidreams-spinner.html

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La Filatrice di Sogni. Castelvetro, 2013 (http://i.vimeocdn.com/video/454583520_640.jpg)

09/06/2013 Ieri al Mercurdo di Castevetro una fatina fantastica vestita di luci d’argento, , girando la ruota di un lungo gomitolo fitto di cartine colorate, distribuiva bigliettini e pensieri ai passanti. Sul mio era scritto “ogni volta che non segui il tuo istinto senti una perdita di energia e di potere. Ascoltati di più e fidati di te stesso”. Va’ dove ti porta il tuo istinto…

09/06/2013 Tempi che cambiano: prima accompagnare i figli ai parchi, alle giostre, alle feste di classe; poi ai concerti dei loro idoli sparsi per l’italia, tra urla, svenimenti e code interminabili. Ma che scoperta! La vita si raddoppia. La sto ripercorrendo tutta con occhi nuovi. E non sono i miei

25/05/2013 Più facile giudicare che riflettere. Molto più veloce e meno laborioso

12/05/2013 Nessuna azione umana positiva può nascere senza la capacità di sperare

253237_10200144375347319_425500357_n05/05/2013 Il tempo ha gli occhi dei figli

01/05/2013 La perfidia è sostantivo femminile. Assolutamente femminile

01/05/2013 Se imparassimo dai gatti a soffiarci addosso quando avvertiamo di detestarci, i rapporti umani sarebbero più chiari, trasparenti, lineari e l’ipocrisia si estinguerebbe come certe malattie che in passato hanno devastato l’umanità

28/03/2013 Mi sento una scrittrice reincarnata in una burocrate

28/03/2013 Ognuno dentro di sè possiede poesie inespresse

28/03/2013 Molta gente ha le emozioni confuse

28/03/2013 Ci sono momenti in cui vorresti che comparisse da quache parte la targhetta luminosa con la scritta in rosso “uscita di sicurezza”

28/03/2013 Ci sono fotogrammi della vita che diventano immortali già nell’attimo in cui li stai vivendo

26/03/2013 Ogni tanto bisognerebbe prendersi le ferie dalla propria vita

15/03/2013 L’autorecriminazione è una sottomarca del senso di colpa e il problema, quando ce l’hai con te stesso per qualcosa che hai fatto, è che non puoi cambiare stanza, metterti il muso o perderti di vista per un pò (da: Mancarsi)

598839_4814728201294_2047105955_n15/03/2013  E comincia l’avventura di un’altra notte. Mi addormento curiosa di vedere frammenti di vita con gli occhi della mente

14/03/2013 Le stanze
Quanti sonni consumati
in queste stanze…
Poi un giorno le stanze
passeranno, ne costruiranno
altre, ma solo i sogni resteranno.
(da “Calma di vento”)

14/03/2013 I sogni notturni sembrano sceneggiati e montati da un regista pazzo e delirante, ambientati in dimensioni spaziali senza tempo, senza profondità, dove le individualità si confondono in scenari ambigui, convulsi, frammentati. Il cervello vaga sbrigliato, leggero. Incomprensibili emozioni inafferrabili al risveglio.

Herkulaneischer_Meister_002b07/03/2013
Il sentimento universale della gelosia.
A me pare uguale agli dèi
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.
E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.
(Saffo)

01/03/2013 Il tempo: quello assegnato dura quanto quello non sprecato. Il resto va perduto (De Carlo)

01/03/2013 Uomini e donne come mazzi di carte che si mescolano all’infinito ed ogni volta è un gioco diverso

01/03/2013 La voglia di meravigliarmi non mi passa mai

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01/03/2013 “E’ un lavoro, essere felici. E’ una costruzione. Devi metterla giù tavola per tavola e chiodo per chiodo, e controllare di continuo che sia tutto a posto, e tenere ben spalato tutto intorno. Ci vuole un sacco di manutenzione. Anche solo per stare insieme tra un uomo e una donna. E’ un lavoro.”

01/03/2013 Questa estensione fasulla degli orizzonti, ci fa credere che navighiamo verso un futuro infinito anche se in realtà siamo in uno stagno con i fondali dipinti  (Andrea De Carlo)

01/03/2013 E’ incredibile notare con quante infinite tonalità di può pronunciare la parola “ciao”. E nel suono che vibra, ogni volta diverso, è già contenuta l’essenza dell’incontro

01/03/2013 Non bisogna temere di essere strani. Piuttosto esserne fieri

01/03/2013 L’attrazione tra un uomo e una donna è attesa del momento dell’impatto, in cui si dissolve ogni distanza, ogni confine tra i sensi, tra i corpi ed ogni parte della pelle, della vista, del tatto, fino a sfiorare l’anima. E’ l’incidente più bello, e non c’è risarcimento.

23/02/2013 Tutto invecchia, tranne le bugie. Quelle sono immortalimarzo 2006 022

23/02/2013 I pensieri sono muti quanto certe parole

21/02/2013 Sarebbe utile un quadro dei nostri sentimenti altrettanto preciso quanto le radiografie ed ecografie

14/02/2013 « Così io sostengo che Amore è il più antico fra gli dei, il più meritevole di onore e quello che è più padrone di spingere gli uomini, da vivi e da morti, all’acquisto della virtù e della felicità. ». Fedro

11/02/2013 La coscienza si assopisce quando la vita è condannata all’automatismo; si risveglia appena rinasce la possibilità di una scelta (L’evoluzione creatrice)

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11/02/2013 “Vivere con una donna è come partecipare ad un’asta. Non sai mai se la tua è l’offerta migliore”

10/02/2013 Il rapporto tra le persone è un’avventura: bisogna saper cogliere i segni, il dire e non dire, i pensieri dietro le parole, fidarsi, non fidarsi, percepire, senza mai sapere nè conoscere

10/02/2013 Invidio chi ha vissuto in un’epoca in cui ci si poteva innamorare ballando un lento

10/02/2013 Dispiegare l’essenza del proprio essere è la vera prova, la posta in gioco, la ragione di tutto

10/02/2013 Che cosa bella è l’uomo quando è uomo (Menandro – 342 a.C.)

10/02/2013 Viviamo, non come vogliamo, ma come possiamo. (da La donna di Andro – Menandro)

10/02/2013 Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti (L.Pirandello)

Un’altra vita (Maurizio Barraco @ artavita)

07/02/2013 La verità non si sa come riconoscerla (V.Capossela)

07/02/2013 Quelle verità nascoste nelle tasche delle giacche, nei cassetti degli armadi, nelle memorie indelebili dei cellulari, negli angoli delle case, sugli sguardi bassi, nelle borse, sotto le scarpe, nelle parole

07/02/2013 Come la vista del paesaggio dal finestrino di un treno, gli eventi della vita scorrono così veloci che non riusciamo a trattenere quasi nulla

07/02/2013 Amami quando lo merito meno, perché sarà quando ne ho più bisogno (Caio Valerio Catullo)

06/02/2013 Da quando ho la mano destra fasciata sto apprezzando una diversa prospettiva delle cose. L’abitudine uccide le nostre potenzialità

06/02/2013 Vorrei poter riscoprire ciò che ho già scoperto

06/02/2013 La notte è il tempo dell’anima

05/02/2013 Momenti che non tornano: ballare da soli come pazzi chiusi in una stanza con la musica a palla e la testa leggera, il cuore libero, le mani ancora vuote e avide di ogni cosa

05/02/2013 Ciò che ricordo di te non ti somiglia, forse è solo frutto di un miscuglio di pensieri e vecchie fotografie

05/02/2013 I figli sono specchi fedeli della nostra immagine nel tempo, dei nostri errori, delle nostre virtù, delle nostre contraddizioni e sottrarsi alla eloquenza del loro sguardo è come fuggire da noi stessi

01/02/2013 Esisto solo negli occhi di chi amo

25/01/2013 Peccato che non sia molto facile da realizzare, ma l’amicizia tra un uomo e una donna è un rapporto tenero e sincero come pochi, basato sulla complicità e sull’ammirazione, libero dalla competizione e dai rischi delle gelosie….sempre se nel frattempo non si accendono i sensi

The pods on the London Eye casts shadows against a thick morning fog as the spring sun shine begins to burn it off in central London24/01/2013 Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone…tu ricordati se mi cercherai, sempre per sempre dalla stessa parte mi troverai…tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono lo stesso ormai…il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai… (F.De Gregori, “Sempre e per sempre”)

14/01/2013 La nebbia riesce a darmi la percezione dell’infinito

14/01/2013 “I giuramenti d’amore non arrivano all’orecchio degli dei, essendo puntualmente infranti” (Callimaco)

 

 

 

Opera esposta al Museo Picasso, Barcellona, nella Mostra "Post - Picasso, Contemporary Reactions". Aprile 2014

Immagine di copertina: Gavin Janties, Untitled. Opera esposta al Museo Picasso, Barcellona, nella Mostra “Post – Picasso, Contemporary Reactions”. Aprile 2014

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